venerdì 18 aprile 2008

Tutti i domani che non ti sei mai chiesto

E pensare che avrei molto da dire in questo periodo. Ma ci si sofferma cosi' tanto nel parlare di argomenti mondani, come il governo pagliacciata appena giunto, come della ricerca continua di risorse pecuniarie per soddisfare le proprie scelleratezze, delle scenette fatte in compagnia e anche tanto della consueta patata.
Ma non sono questi i perche' che mi premono ultimamente, ma del dove saro' e cosa faro'. Probabilmente un astante di Maria de Filippi mi direbbe (oltre che non essere una persona vera) che non devo pensare troppo a prepararmi le cose in anticipo ma gustare la vita cosi' come si propone. Ma sticazzi, ho bisogno di cose meno palpabili ma che saziano la mia ansia di condurre la mia vita al 100% delle soluzioni possibili. Ho sempre ambito a vivere in posti diversi in pianta stabile e non ho mai realizzato. Mi son sempre sentito invogliato dal farlo, non voglio rimanere li' a fondere nel crogiuolo della mia terra natia ma voglio invece essere forgiato sull'incudine che e' il mondo, pronto ad accusare i suoi colpi ed io con esso. Qualcosa per troppo tempo mi ha bloccato ma io non voglio finire ad aggrapparmi alla routine in merito alla sicurezza lavorativa avviata. Ho voglia di cambiare e mi prefisso di farlo, magari in Australia? Per cambiare totalmente tantovale farlo come si deve.
E voglio trovare persone, magari non migliori di altre, semplicemente diverse che mi facciano apprendere e a cui io possa insegnare qualcosa di nuovo. Sono stanco della freddezza di tanti e dell'astio di alcuni, poi voglio godermi in camicia il sole in spiaggia almeno mille volte e suonare la chitarra. E d a proposito di questa vorrei continuare la decisione che mi ha colto ultimamente, di suonare sempre piu' spesso e di studiare di piu', cosa che mi sta facendo nuovamente migliorare. Naturalmente senza alcune pretese di diventare musicista ma solamente una persona che si diverte sapendo il fatto suo.
Voglio riprendere anche in modo serio l'apprendimento del tedesco, ma devo ritrovarci la spinta adatta, ma le cose da fare sono molte e la mia inconcludenza a volte decide di prendere il sopravvento sulla costanza, ondulatoria come la mia voglia di comprendere necessariamente le persone, che a volte mi paiono strane. Sara' che mi piace distaccarmi troppo da cio' che tocco di continuo e a volte in questa estraniazione includo come elementi anche la gente intorno a me. Mi chiedo poi come diversi possano avere un contatto con cosiddetto Dio, che per me non e' che una lontana stella che non da calore, o di chi si considera uno stolido automa che non deve trasparire emozioni. Ed io a tutti loro, vorrei chiedere: "che cosa vogliamo combinare in questo fottuto domani"?
Ed a seguire, una lunga pernacchia.