lunedì 15 settembre 2008

Non c'è cura allo sproloquio

Impongo immediatamente gli ultimi ascolti: tra le new entries John Mayall, poi parecchio Delta Blues, poi rispolvero i datati Alphawezen (Se ti gustano i Portishead provali), Chris Whitley e tutto ciò che riguarda dobro e slide guitar (in vista del prossimo acquisto, la Fender FR50CE!
Che voi direte giustamente "sticazzi", ma credo di amare già questo arnese tutto legno e nickel.
E come incipit di questo periodo, la mia nuova ricerca di una vita più mentale rispetto all'abitudinario devasto. Insomma, mi sono sempre sfondato di alcool ed altri paradisi artificiali, ora mi chiedo spesso: perchè?
Così sto cercando di moderare il caos che è stata la mia vita finora. Inizia poi il progetto acustico-elettronico col mio amico e collega Naxxo, vedremo i risultati, se meritevoli di alcuna considerazione pubblicherò le forme d'onda raccolte.
Son passate le sagre poi, simbolo contrastante di questa zona che è assai dedita al consumo ed alla produzione di vino, paradossalmente ritrovatasi accerchiata dalle Forze di Polizia che difendono il nuovo vassallo delle leggi sicurezza anti-alcool, anti-droga ma pro introiti, dove chi beve due mohito si ritrova a scontare una pena pecuniaria ed a girare per gli inefficienti enti statali che anzichè aiutare il cittadino a volte conducono il loro lavoro con totale lassismo. Insomma, tra qualche anno converrà come pena la rapina a mano armata per poi fuggire in sud america.
Che poi alla fine ci siamo fatti inculare, con questo comodo sistema dei finanziamenti, che finemente ci incatena, in comode rate mensili.
Noblesse Oblige.
Che poi in quanto italiani ci lamentiamo che si stenta a pagare l'affitto, ma poi ne vedo col cellulare ultima generazione e l'abitino firmato. Ma penso che chi afferma così, probabilmente lo faccia come convenevole.
E' tutto una contraddizione in fondo, Fini qualche anno fa girava con i fasci littori ricamati sulla camicia ed ora leccaculizza l'opinione pubblica con la sua forte condanna verso fascismo and company sbrodolandosi di retorica, che magari in qualche intervista si slinguerà Gad Lerner per dimostrare quanto ci ama tutti, semiti e non.
In tema di buonismo, mille critiche verso le "efferatezze" ai Rom, ma:
-Negli Stati Uniti le impronte vengono prese a tutti regolarmente in ogni aereoporto all'arrivo
-I cittadini regolari pagano tasse e seguono le normali procedure burocratiche (patente,pagamento dei ticket, etc), sono maggiormente perseguibili, i rom invece ricevono denaro, elettricità, gas a titolo gratuito, senza contare i benefici indubbi dell'impunità per reati non troppo gravi.
Poi sono dell'idea che chi vuole salvaguardare la sua privacy, probabilmente ha qualcosa da nascondere.
In fondo, parlo di cose che non interessano a nessuno e che ben destino alcun interesse non trovano alcuna soluzione, in quanto immensa macchina del menefreghismo individualista siamo destinati ad evolverci quasi utopicamente, oppure finire da dinosauri moderni che siamo (citando Quelo: la seconda che hai detto).
"Dove ci dirigiamo?"
Chi si pone queste domande è un povero coglione come me, tantovale dedicarsi alle cose semplici che esaltano buonumore e spirito.
Comunque, la risposta è la solita: "Chi se ne incula", che anche se sul cammino a volte troviamo tsunami di merda, mandiamola giù e facciamocela piacere in attesa che arrivi la marmellata.
C'è chi la chiama Ottimismo, per me è solo questione di serotonina.

martedì 8 luglio 2008

Mii che beddeee tutt'e coseee!

Il viaggio negli States e' stato semplicemente grandioso. La "Capitale del Capitalismo" Las Vegas mi ha incendiato, mentre lo spirito bohemienne di San Francisco mi ha entusiasmato, ho accelerato il metabolismo nei dintorni di Los Angeles, ho gustato l'aria di infinito benessere per alcune patrie del surf sul pacifico.
Ho visto anche altre mete, ma queste sono quelle che piu' mi hanno colpito.
Ho apprezzato molto anche le persone, amichevoli e pronte alla conversazione o a far bisboccia, molto piu' socievoli della maggior parte della gente qua.
Ed ora mi riacchiappo la mia dose giornaliera di posto gia' visto.

E ricomincia lo sclero,
quello vero che ti rende mattiniero
colmo di insonnia e con tanti post-sbornia
senza buonismo nelle vene per vivere dabbene
ed odiando gli ipocriti, gli egoisti con cui sgomiti
con tante occasioni per agire ma sempre meno per gestire
o per pensare, a tutte le cose che vorrei fare.

Sicche', STICAZZI! Per alcune sere (finalmente) concerti validi ad Asti, questo sabato poi rototom sunsplash...e sticazzi!
E per i tempi liberi la mia chitarra mi coadiuva a produrre dissonanze e traballanti tentativi di produrre musica come si deve. Ma si continua a migliorare e quindi...sticazzi!

Sticazzi a tutti quindi, ora anche nel nostro format compatto a base di cronaca:
Napoletani producono monnezza che finisce in una fogna simile alle nuove proposte del governo vergogna
ed ancora parlano di spazio ma qui col petrolio e' uno strazio,
altra gente ammazza e poi si dichiara pazza,
i gol degli azzurri in moviola, l'economia con l'illusione di riprendersi da sola,
bambini sfruttati in eritrea, hollywood crea una nuova dea
dei paninari per battere record han fatto un enorme hot-dog
ed il papa dal vaticano se ne incula e dice "gott is tod".

venerdì 18 aprile 2008

Tutti i domani che non ti sei mai chiesto

E pensare che avrei molto da dire in questo periodo. Ma ci si sofferma cosi' tanto nel parlare di argomenti mondani, come il governo pagliacciata appena giunto, come della ricerca continua di risorse pecuniarie per soddisfare le proprie scelleratezze, delle scenette fatte in compagnia e anche tanto della consueta patata.
Ma non sono questi i perche' che mi premono ultimamente, ma del dove saro' e cosa faro'. Probabilmente un astante di Maria de Filippi mi direbbe (oltre che non essere una persona vera) che non devo pensare troppo a prepararmi le cose in anticipo ma gustare la vita cosi' come si propone. Ma sticazzi, ho bisogno di cose meno palpabili ma che saziano la mia ansia di condurre la mia vita al 100% delle soluzioni possibili. Ho sempre ambito a vivere in posti diversi in pianta stabile e non ho mai realizzato. Mi son sempre sentito invogliato dal farlo, non voglio rimanere li' a fondere nel crogiuolo della mia terra natia ma voglio invece essere forgiato sull'incudine che e' il mondo, pronto ad accusare i suoi colpi ed io con esso. Qualcosa per troppo tempo mi ha bloccato ma io non voglio finire ad aggrapparmi alla routine in merito alla sicurezza lavorativa avviata. Ho voglia di cambiare e mi prefisso di farlo, magari in Australia? Per cambiare totalmente tantovale farlo come si deve.
E voglio trovare persone, magari non migliori di altre, semplicemente diverse che mi facciano apprendere e a cui io possa insegnare qualcosa di nuovo. Sono stanco della freddezza di tanti e dell'astio di alcuni, poi voglio godermi in camicia il sole in spiaggia almeno mille volte e suonare la chitarra. E d a proposito di questa vorrei continuare la decisione che mi ha colto ultimamente, di suonare sempre piu' spesso e di studiare di piu', cosa che mi sta facendo nuovamente migliorare. Naturalmente senza alcune pretese di diventare musicista ma solamente una persona che si diverte sapendo il fatto suo.
Voglio riprendere anche in modo serio l'apprendimento del tedesco, ma devo ritrovarci la spinta adatta, ma le cose da fare sono molte e la mia inconcludenza a volte decide di prendere il sopravvento sulla costanza, ondulatoria come la mia voglia di comprendere necessariamente le persone, che a volte mi paiono strane. Sara' che mi piace distaccarmi troppo da cio' che tocco di continuo e a volte in questa estraniazione includo come elementi anche la gente intorno a me. Mi chiedo poi come diversi possano avere un contatto con cosiddetto Dio, che per me non e' che una lontana stella che non da calore, o di chi si considera uno stolido automa che non deve trasparire emozioni. Ed io a tutti loro, vorrei chiedere: "che cosa vogliamo combinare in questo fottuto domani"?
Ed a seguire, una lunga pernacchia.

lunedì 18 febbraio 2008

Fruits of the Doom

also known as "le ultime hits del tormento".
Scrivo ormai quasi per forzare la stasi del somatizzare gli insalubri momenti in cui i vuoti diventano insistenti, o per placare l'ansia del non realizzare cio' che vorrei fare. In questo pazzo mondo di sadismo, mondo di tasse, dello sciovinismo per la noia nei tempi di vacche grasse.
Niente ha una direzione precisa sicche' neanche la mia e' decisa, mi domando cosa dovrei fare ma e' gia' accaduto, a volte pensi di strafare ed invece sei gia' fottuto.
Delle persone care, poi anche ritrovi stabili, si vive per lavorare ma ci si inganna con ideali flebili, io a volte preferisco stimoli semplici che non si fanno troppi perche', d'altronde chi ha ardire di dimostrare di essere vissuto vuole lenire la paura di constatare che non e' troppo cresciuto. E invece e' cosi' bello essere puerili, solo cosi' l'allegria scaccia via i pensieri sterili.

domenica 9 dicembre 2007

VERGOGNA

VERGOGNA GIULIANO FERRARA, VERGOGNA LA7, VERGOGNA E PALANCHINI NEL CULO A TUTTI QUELLI CHE BLOCCANO LA LIBERTA' DELLA SATIRA.
L'unico spiraglio di luce che tentava di spuntare nuovamente in mezzo alla malebolgia dei giornalisti accondiscendenti del potere e' stato oscurato.
Scusa: la volgarita'. Perche' La7 chiude le trasmissioni per avere offeso il loro "caro collaboratore" ferrara con sordida volgarita' e non si curano che se in Italia ci piace prendercelo nel culo da politicanti e stato forse e' anche giusto che qualcuno ci dica COME ce lo stanno mettendo nel culo perlomeno, sicche' la tv torna a costituire l'idea di panem et circenses.
allori a daniele luttazzi, pollice verso e leoni per ferrara e la7.








Cambiamo argomento, ho incominciato nuovamente a fare attivita' fisica, straordinario vero?
Inoltre visto che non ve ne frega un cazzo qui vi presento i miei nuovi tormentoni:

Il biliardo
















I Dixie Dregs

















Stay tuned, diocan.

venerdì 23 novembre 2007

Addirittura riuscire ad effettuare qualcosa con regolarita'.

Ebbene si, non c'e' regolarita' in me. Anche con il Blog, siccome Blebo mi ha esortato a postare.
Due luoghi comuni mi saltano alla mente:
-Meno cose si dicono meno si dovra' ritrattare in futuro
-I Blog sono per sfigati.
Insomma, e' un po' da checche isteriche ritrovarsi faccia a faccia con il niente, solo una casella in cui scrivere quattro cazzate con la pretesa che qualcuno ti legga e si dimostri interessato.
Naturalmente, per usare il terzo luogo comune (che non avevo previsto):
-la virtu' sta nel mezzo.
Cosi' il blog sa anche diventare potente, quando anziche' litanie personali del "sto cambiando, oggi e' una bella giornata/brutta giornata, oggi ho trovato una fica nuova" si puo' parlare di qualcosa di estraneo all'autore sebbene di suo pugno (o chibord uit maus).
La moralita'. Questa parola ha un significato a me noto ma solo per poterci stare alla larga. Cosa puo' esserci di piu' noioso e asettico? Aggiungerei a questi anche la cortesia, il falso cordoglio, l'integrita' ed i modi formali.
Capisco in ambito lavorativo, agire e parlare in maniera ingentilita rispetto a cio' che si pensa e' un dovere e non una scelta in quanto siamo tutti dei poveri stronzi che arrancano cifre su un conto bancario per non annaspare. Ma nel resto? Il tempo libero, in quanto tale ci offre la completa scelta di come agire: possiamo scegliere persone, modalita' e luoghi per passarlo nel modo piu' piacevole e gratificante possibile.
Ed allora, cosa ci turba? Cosa ci tiene impettiti (specialmente nell'ambito locali + individui sconosciuti). Abbiamo subito tutti traumi in tenera eta'? Perche' io vedo gente scazzata e non, che sorride magari non troppo spontaneamente e che sta li' a magonarsi per problemi stupidi.
Che a parte gli hobby e le passioni(che nella maggior parte riescono meglio per conto proprio in quanto ci concentriamo di piu') la vita non ci offre proprio un cazzo se non quello che possono offrirci le persone.
Ed allora quei momenti vuoti dove siamo tutti li' persi in un limbo di noia perche' non vengono usati meglio?
Esempio dell'andamento generale:
Individuo random che per comodita' chiameremo Wolfgang Amadeus Mozart e' al Bar da solo che beve il suo aperitivo, arriva un altro individuo che (sempre per comodita') chiameremo Walter Richard Rudolf Hess. Walter Richard Rudolf Hess prende anche lui da bere, fa un rapido discorsino qualunquista col barista, dopodiche' tutto pensieroso incomincia a guardare in una direzione che non rivolga troppo verso Wolfgang Amadeus Mozart. Anche l'altro, pressapoco fa lo stesso. Rimangono cosi' per mezz'ora, uno guarda la partita, l'altro si inscapera il naso ma nessuno si rivolge la parola in modo aperto: al massimo un commento sull'ultimo goal, senza guardarsi negli occhi. Fortunatamente a volte arriva il terzo (incomodo). Un conoscente di entrambi o semplicemente uno che non ha problemi nel socializzare, che per comodita' chiameremo Eddie Van Halen.
Eddie Van Halen saluta, guardando entrambi i personaggi come una partita a tennis: il ghiaccio incomincia a spezzarsi, Eddie Van Halen parla del suo assolo in tapping, Wolfgang Amadeus Mozart dice che preferisce strumenti e tecniche piu' convenzionali e stilisticamente classiche mentre Walter Richard Rudolf Hess afferma che nonostante sia un profano i Totalitar rappresentino il suo genere musicale preferito.
Voila' il gioco e' fatto, la prossima volta che si incontreranno al bar si saluteranno, stretta di mano o saluto nazista che sia incominciando subito a scambiarsi pareri ed opinioni.
Ma nel frattempo quanto tempo hanno perso a far finta di niente l'uno dell'altro? E se Van Halen non fosse passato di li', come avrebbero fatto a conoscersi?
E' questo il problema, molti fanno finta del prossimo fino al momento in cui non ci vanno a battere contro. Questo e' solo un esempio stupido, ma e' il comportamento che ci priva di tante cose senza che noi ce ne accorgiamo.
Morale cazzosa della serata: quando una persona ci garba, attacchiamo discorso per primi.
E se cio' vi fa schifo perche' siete acidi e misantropi allora cazzi vostri:
morirete soli, svuotati e con qualche tumore grosso COSI'.

CITAZIONI SAGGE DEL GIORNO:
Che tu abbia il potere di chi regna o l'umile l'insigne di paggetto, agogna sempre alla fregna e discostati dal retto (Carlo Magno)
Che tu sia amante dei fanfaroni o delle persone schiette, evita i sederoni e prediligi le belle tette (Seneca)
Io gli dissi "Non me ne voglia, ma questa non e' droga, signor caporale": ma non ha mangiato la foglia ed ora mi porta in centrale (Fricchettone Anonimo)

martedì 28 agosto 2007

Perdido en el Corazon de la grande Babilon

Ed altro che clandestino por no llevar papel, ho dovuto correre come un dannato per il maledetto passaporto.
E cosi' sono partito, e poi sono tornato dal lieto bighellonare in Messico, Guatemala e Belize. A breve il resoconto completo.
Che ogni viaggio come al solito forgia alcune parti del tuo spirito e ne affloscia di altre.
Ma il viaggio di per se e' un fare chilometri e vedere posti un po' come quando devi fare strada per motivi assai meno lieti.
E' lo spirito con cui lo si affronta che cambia tutto. Perche' se lo scazzo ci pervade del circostante non ce curamo piu'. Con lo spirito giusto invece anche la via sottocasa diventa una scoperta.
E tutta la porzioncina singola di mondo a mo' di pasto da single che ci sorbiamo immersi nella routine a seguito del viaggiare, dei problemi posti in luoghi persone e situazioni si affievoliscono e pervade quel sano senso di menefreghismo indu' (anche un po' partenopeo).
Perche' non posso preoccuparmi del pregiudizio di qualcuno di fronte all'immemore presenza di un tempio maya o alla puntigliosita' del vestiario tipicamente borghese di fronte a un chioschetto di gente sudaticcia che vende pollo fritto rimasto a macerare per ore sotto al sole pronto da scaldare in un fetido microonde.
Un ranchero con un poncho ed un sombrero ha la stessa dignita' di un impiegato in giacca e cravatta ed assai preferisco un piccolo guatemalteco che gioca a pallone in mezzo al fango della strada che un piccolo viziato locale che si rovina di fronte ad una playstation.
Quanto son stato fortunato quando ho avuto la possibilita' di nascere qui, ma anche quanto son stato plagiato ad essere cresciuto con le metodistiche di qui.
Non mi sento a casa da nessuna parte, purtroppo. Seppur fisicamente il mio letto e' qui e stanotte dormiro' di nuovo qui, ma anche da altre parti dormivo in quei letti lontani senza essere nella mia dimora.
Ed ora mi sembra di essere ancora in un ostello, in attesa di nuove partenze.
Non c'e' soddisfazione nel mio vivere, solo la continua ricerca di qualcosa di nuovo, di curiosita' verso cio' che non ho ancora visto, non per vantarmene o per suggestionare le persone.
Voglio solo imprimere una immagine di ogni luogo nella mia testa, con la stessa cadenza con cui affondo le mie impronte sul terreno di questo indisponente pianeta.
Forse non riusciro' mai ad avere il fegato per intraprendere qualcosa che mi renda cosi', solo le persone che mi stanno intorno e la mia chitarra riescono a farmi stare ancora composto di fronte al mio voler volare.
E ad ogni ritorno da un viaggio ne subisco il richiamo ancora di piu'.