domenica 9 dicembre 2007

VERGOGNA

VERGOGNA GIULIANO FERRARA, VERGOGNA LA7, VERGOGNA E PALANCHINI NEL CULO A TUTTI QUELLI CHE BLOCCANO LA LIBERTA' DELLA SATIRA.
L'unico spiraglio di luce che tentava di spuntare nuovamente in mezzo alla malebolgia dei giornalisti accondiscendenti del potere e' stato oscurato.
Scusa: la volgarita'. Perche' La7 chiude le trasmissioni per avere offeso il loro "caro collaboratore" ferrara con sordida volgarita' e non si curano che se in Italia ci piace prendercelo nel culo da politicanti e stato forse e' anche giusto che qualcuno ci dica COME ce lo stanno mettendo nel culo perlomeno, sicche' la tv torna a costituire l'idea di panem et circenses.
allori a daniele luttazzi, pollice verso e leoni per ferrara e la7.








Cambiamo argomento, ho incominciato nuovamente a fare attivita' fisica, straordinario vero?
Inoltre visto che non ve ne frega un cazzo qui vi presento i miei nuovi tormentoni:

Il biliardo
















I Dixie Dregs

















Stay tuned, diocan.

venerdì 23 novembre 2007

Addirittura riuscire ad effettuare qualcosa con regolarita'.

Ebbene si, non c'e' regolarita' in me. Anche con il Blog, siccome Blebo mi ha esortato a postare.
Due luoghi comuni mi saltano alla mente:
-Meno cose si dicono meno si dovra' ritrattare in futuro
-I Blog sono per sfigati.
Insomma, e' un po' da checche isteriche ritrovarsi faccia a faccia con il niente, solo una casella in cui scrivere quattro cazzate con la pretesa che qualcuno ti legga e si dimostri interessato.
Naturalmente, per usare il terzo luogo comune (che non avevo previsto):
-la virtu' sta nel mezzo.
Cosi' il blog sa anche diventare potente, quando anziche' litanie personali del "sto cambiando, oggi e' una bella giornata/brutta giornata, oggi ho trovato una fica nuova" si puo' parlare di qualcosa di estraneo all'autore sebbene di suo pugno (o chibord uit maus).
La moralita'. Questa parola ha un significato a me noto ma solo per poterci stare alla larga. Cosa puo' esserci di piu' noioso e asettico? Aggiungerei a questi anche la cortesia, il falso cordoglio, l'integrita' ed i modi formali.
Capisco in ambito lavorativo, agire e parlare in maniera ingentilita rispetto a cio' che si pensa e' un dovere e non una scelta in quanto siamo tutti dei poveri stronzi che arrancano cifre su un conto bancario per non annaspare. Ma nel resto? Il tempo libero, in quanto tale ci offre la completa scelta di come agire: possiamo scegliere persone, modalita' e luoghi per passarlo nel modo piu' piacevole e gratificante possibile.
Ed allora, cosa ci turba? Cosa ci tiene impettiti (specialmente nell'ambito locali + individui sconosciuti). Abbiamo subito tutti traumi in tenera eta'? Perche' io vedo gente scazzata e non, che sorride magari non troppo spontaneamente e che sta li' a magonarsi per problemi stupidi.
Che a parte gli hobby e le passioni(che nella maggior parte riescono meglio per conto proprio in quanto ci concentriamo di piu') la vita non ci offre proprio un cazzo se non quello che possono offrirci le persone.
Ed allora quei momenti vuoti dove siamo tutti li' persi in un limbo di noia perche' non vengono usati meglio?
Esempio dell'andamento generale:
Individuo random che per comodita' chiameremo Wolfgang Amadeus Mozart e' al Bar da solo che beve il suo aperitivo, arriva un altro individuo che (sempre per comodita') chiameremo Walter Richard Rudolf Hess. Walter Richard Rudolf Hess prende anche lui da bere, fa un rapido discorsino qualunquista col barista, dopodiche' tutto pensieroso incomincia a guardare in una direzione che non rivolga troppo verso Wolfgang Amadeus Mozart. Anche l'altro, pressapoco fa lo stesso. Rimangono cosi' per mezz'ora, uno guarda la partita, l'altro si inscapera il naso ma nessuno si rivolge la parola in modo aperto: al massimo un commento sull'ultimo goal, senza guardarsi negli occhi. Fortunatamente a volte arriva il terzo (incomodo). Un conoscente di entrambi o semplicemente uno che non ha problemi nel socializzare, che per comodita' chiameremo Eddie Van Halen.
Eddie Van Halen saluta, guardando entrambi i personaggi come una partita a tennis: il ghiaccio incomincia a spezzarsi, Eddie Van Halen parla del suo assolo in tapping, Wolfgang Amadeus Mozart dice che preferisce strumenti e tecniche piu' convenzionali e stilisticamente classiche mentre Walter Richard Rudolf Hess afferma che nonostante sia un profano i Totalitar rappresentino il suo genere musicale preferito.
Voila' il gioco e' fatto, la prossima volta che si incontreranno al bar si saluteranno, stretta di mano o saluto nazista che sia incominciando subito a scambiarsi pareri ed opinioni.
Ma nel frattempo quanto tempo hanno perso a far finta di niente l'uno dell'altro? E se Van Halen non fosse passato di li', come avrebbero fatto a conoscersi?
E' questo il problema, molti fanno finta del prossimo fino al momento in cui non ci vanno a battere contro. Questo e' solo un esempio stupido, ma e' il comportamento che ci priva di tante cose senza che noi ce ne accorgiamo.
Morale cazzosa della serata: quando una persona ci garba, attacchiamo discorso per primi.
E se cio' vi fa schifo perche' siete acidi e misantropi allora cazzi vostri:
morirete soli, svuotati e con qualche tumore grosso COSI'.

CITAZIONI SAGGE DEL GIORNO:
Che tu abbia il potere di chi regna o l'umile l'insigne di paggetto, agogna sempre alla fregna e discostati dal retto (Carlo Magno)
Che tu sia amante dei fanfaroni o delle persone schiette, evita i sederoni e prediligi le belle tette (Seneca)
Io gli dissi "Non me ne voglia, ma questa non e' droga, signor caporale": ma non ha mangiato la foglia ed ora mi porta in centrale (Fricchettone Anonimo)

martedì 28 agosto 2007

Perdido en el Corazon de la grande Babilon

Ed altro che clandestino por no llevar papel, ho dovuto correre come un dannato per il maledetto passaporto.
E cosi' sono partito, e poi sono tornato dal lieto bighellonare in Messico, Guatemala e Belize. A breve il resoconto completo.
Che ogni viaggio come al solito forgia alcune parti del tuo spirito e ne affloscia di altre.
Ma il viaggio di per se e' un fare chilometri e vedere posti un po' come quando devi fare strada per motivi assai meno lieti.
E' lo spirito con cui lo si affronta che cambia tutto. Perche' se lo scazzo ci pervade del circostante non ce curamo piu'. Con lo spirito giusto invece anche la via sottocasa diventa una scoperta.
E tutta la porzioncina singola di mondo a mo' di pasto da single che ci sorbiamo immersi nella routine a seguito del viaggiare, dei problemi posti in luoghi persone e situazioni si affievoliscono e pervade quel sano senso di menefreghismo indu' (anche un po' partenopeo).
Perche' non posso preoccuparmi del pregiudizio di qualcuno di fronte all'immemore presenza di un tempio maya o alla puntigliosita' del vestiario tipicamente borghese di fronte a un chioschetto di gente sudaticcia che vende pollo fritto rimasto a macerare per ore sotto al sole pronto da scaldare in un fetido microonde.
Un ranchero con un poncho ed un sombrero ha la stessa dignita' di un impiegato in giacca e cravatta ed assai preferisco un piccolo guatemalteco che gioca a pallone in mezzo al fango della strada che un piccolo viziato locale che si rovina di fronte ad una playstation.
Quanto son stato fortunato quando ho avuto la possibilita' di nascere qui, ma anche quanto son stato plagiato ad essere cresciuto con le metodistiche di qui.
Non mi sento a casa da nessuna parte, purtroppo. Seppur fisicamente il mio letto e' qui e stanotte dormiro' di nuovo qui, ma anche da altre parti dormivo in quei letti lontani senza essere nella mia dimora.
Ed ora mi sembra di essere ancora in un ostello, in attesa di nuove partenze.
Non c'e' soddisfazione nel mio vivere, solo la continua ricerca di qualcosa di nuovo, di curiosita' verso cio' che non ho ancora visto, non per vantarmene o per suggestionare le persone.
Voglio solo imprimere una immagine di ogni luogo nella mia testa, con la stessa cadenza con cui affondo le mie impronte sul terreno di questo indisponente pianeta.
Forse non riusciro' mai ad avere il fegato per intraprendere qualcosa che mi renda cosi', solo le persone che mi stanno intorno e la mia chitarra riescono a farmi stare ancora composto di fronte al mio voler volare.
E ad ogni ritorno da un viaggio ne subisco il richiamo ancora di piu'.

domenica 8 luglio 2007

Il circo in citta'

Ahahahah!
Ahahahaahahah!
E di che rider matto oggi mi diletto per cio' che ho fatto con immane dispetto!
Non scrutando il circostante pomposo con aspetto pedante e lo sguardo vanaglorioso
Solo l'abbacchio del volto impresso su di uno specchio capovolto che altro non e' che me stesso incapace di ascoltare il mio medesimo vociare sommesso.
Il mio lato assente intrappolato nella mente non voleva ascoltare la bramosia di negare l'apatia verso i miei voleri, era un piccolo periodo di smarrimento.
Oggi il risveglio, verso i miei voleri con un fatto che mi fa sentire degno.
Ma ZUUUmppapppa ZUUUmpapppaa l'orchestrinaaaa del circoooo!
ZUUUUMMPAPPPAAA ZUMPAPPPPPAAAAA leoonii e domatoriiii!
ZUMMMMPAPPPPPAAA ZUMPPPAAAAPPPAA i pagliacci nel loro altercooooo
buffoni ma decisi
additati e poi derisi
fanno della loro vita una scenetta!
non hanno il rosso naso od il cerone
il fiore a spruzzo o scarpe di cartone
e sono intorno a meeee, sono intorno a meeee
ogni giorno anche io in mezzo a loro
siamo in fondo solo pagliacci demode', pagliacci demode'
in questo circo che e' il mondo buffoniamo tutti in coro.

martedì 3 luglio 2007

Non e' necessario terminare qualcosa se non ti va piu'

Da tempo non varcavo questa soglia.
Il contatto con il proprio io cadenzialmente sfocia nel doloroso conflitto tra autostima e realta':
quando va tutto bene ci adagiamo nell'ignavia e quando volge al peggio ci rifugiamo nel desiderio di migliorarsi,deprimersi o ancora di nascondere la polvere sotto il tappeto a seconda delle reazioni individuali. Delle ridicole marionette lasciate alla merce' degli stati d'animo che non sempre reagiscono tempestivamente rimuovendo il problema alla radice.
Cosi' dal lieve disappunto subito si passa ad una paranoia che ci porta a bloccarci in situazioni che ne generano di altre. Poi lo stato di fermo si rilassa e si dissolve.
Ma quanto tempo ed occasioni abbiamo sprecato nel frattempo?
Perche' se qualcuno ci accusa di essere idioti (o noi stessi lo pensiamo) ed accusiamo il colpo allora quello staminchia di castello di carte che finora abbiamo sorretto si spetascia miseramente comportandoci da idioti nella piena distrazione di presumerci tali.
Tutti abbiamo i nostri punti deboli: a chi danno dello sproporzionato, a chi della puttana, a chi del giuggiolone, a chi del paranoico e via dicendo. Tutti raggiungono quella fase di stop dalla concentrazione all'insinuarsi del dubbio, egocentrici esclusi.
Naturalmente fingiamo, con la volonta' di sembrare tutti belli e bravi, ma una macchiavellica idea spiana queste demoralizzanti ipotesi:
chi
cazzo
se
ne
frega.
E' una risposta banale, ma forse la sua forza risiede nella semplicita': non abbiamo firmato nessun documento che affermi la nostra correttezza, la nostra bonta' d'animo, la nostra volonta' di aiutare il prossimo.
In questo mondo di uomini-numeri, manteniamo integro il diritto di comportarci come meglio crediamo verso il prossimo. Ma ci facciamo turlupinare dal circostante che ci invita ad attenerci allo standard umano e ce lo ricorda di continuo.
Ma io non voglio accettare il mio preconfezionato standard per una vita standard:
Il mio io lo appago come voglio perche' e' gratis e non mi costa niente, anche se la gente categorizza in metodi di contenimento come la reputazione, variabile in situazioni sociali diverse che possono portare ad essere affibbiato come comunista,frocio,incapace,ipocrita,approfittatore,pazzo,assistente sociale et similia.
Quindi questo chiedersi iniziale del post come "analisi del mio io" e' una paranoia bella e buona che serve a darmi un indirizzo verso i miei obbiettivi di persona in crescita.
Ma mi dispiace, per oggi gli obbiettivi di domani si fottano che ci pensero', appunto, domani.

venerdì 6 aprile 2007

Verità avverse ad una spiegazione logica vol. I

L'Incipit di oggi: se come punto di pressione scegli l'area corrispondente all'individuo x con l'intento di farlo precipitare su di una succosa merda, ne cagionerai anche tu il danno con gli schizzi subiti.

-Come mai i giovani che possono vantare di possedere ancora parecchi anni di esperienze, momenti tristi e felicità, insomma di vita sono quelli con minore riguardo alla propria vita mentre gli anziani, che meno anni da perdere hanno a loro conto sono quelli con maggiore timore e riguardo verso la propria persona?
Invecchiando ordunque si diventa saggi? Non del tutto.

-Perchè la serie di attenzioni rivolte ad una persona ritornano al mittente nella forma di calci in culo? La proprietà di conversione spesso è a due sensi, quindi i ruoli possono invertirsi a seconda delle necessità momentanee dell'egoismo umano.
Un'altra teoria inspiegabile che in molti casi corrisponde a verità.

martedì 3 aprile 2007

Interferenze

Stupiti da quei momenti in cui ci si perde in un pensiero ove tutto scompare in una cappa di distrazione inghiottito dal fulcro di un ragionamento, rimanendoci per diverso tempo evitando il ridestarsi dei sensi. E cogliere cose che neppure nei giorni più lucidi si erano presentate alla luce di un momento così per come sono.
I punti di vista conseguentemente mutano grazie alle ombre proiettate dagli spigoli che il mio io smussa quotidianamente senza pietà di sorta.
E spesso mi fermo a pensare a come la mente umana sia una macchina con presunto controllo di chi la adopera dato che è sempre presente la rara eppur palpabile possibilità di perderlo. Eppur il modo per aumentarne la manovrabilità è proprio superare quei limiti a cui siamo abituati, anche poco per volta ogni giorno.
Oppure possiamo farci fare un bel lavaggio del cervello da Maria de Filippi:
lei di lavaggi ha l'aria di chi se ne intende, sarà che si muove come il manico di un mocio vileda.
Lascio le mie testimonianze a Michele Cucuzza, sarà suo compito informarvi pubblicamente nel caso io tiro le cuoia.
In previsione di tale eventualità, preparatevi l'occorrente per brindare.
Ora torno nel loculo.

venerdì 16 marzo 2007

Non vedi, non vedi non vedi non vedi?

No raga, mi è tornata in mente la bellezza dei salici piangenti. TRIIISTIII e malinconici forse, sarà che ora sono allegro e tutto sembra fico che poi ha un pò di aria emo come pianta e mi degrada l'autostima. Però apprezzo e mi ricorda l'infanzia al parco Biberach (lo Zoo de Berlino ce fa na pippa). Ed io che sto qua e parlo di cazzate mentre mi aspettano ma quando sei fuori è proprio una droga che arroga il diritto al derelitto di immaginare e farsi aspettare così penano le anime mentre faccio il pusillanime. Cazzo esci, cazzo esci ma come cazzo faccio a uscire che non mi reggo in piedi e non vedi dal barcollare il malaffare dell'alterare il proprio stato con alcol in moro irragionato.
Esci va, esci, cristo!

venerdì 16 febbraio 2007

Curiosità maniacale

Così assale il fervore di disconoscere il torpore nello schioccare di sinapsi che non trovano pace nel forzare ed incrinare l'ossatura di un guscio fragile per espandersi in direzioni tentacolari. Per incanalarsi in intenzioni che sfrecciano ad uopo di sopraelevata metropolitana gremita di pensieri pendolari alle fermate di ogni check point che desta attenzione. Si perde la visione dell'inutile circostante sfuggente tipico delle alte velocità per correre verso la fermata, fino al via e ritira ventimila lire. Che le ghiandole surrenali canalizzino l'adrenalina al capo facendolo esplodere come un urlo nell'oblio, che il cervello si possa dimenare come un maglio pneumatico su qualche indifeso pezzo di metallo duttile.
Ultimamente ho solo progetti in testa e questo è tutto quello che mi sovviene di essa:
Sta diventando un feroce divoratore affamato di nuove esperienze.
Difficilmente avrà pace, con tutto ciò che c'è ancora da spolpare intorno.
E ad ogni pasto ha sempre più fame, perchè incontentabile e volubilmente crudele.
Si... così.