martedì 3 aprile 2007

Interferenze

Stupiti da quei momenti in cui ci si perde in un pensiero ove tutto scompare in una cappa di distrazione inghiottito dal fulcro di un ragionamento, rimanendoci per diverso tempo evitando il ridestarsi dei sensi. E cogliere cose che neppure nei giorni più lucidi si erano presentate alla luce di un momento così per come sono.
I punti di vista conseguentemente mutano grazie alle ombre proiettate dagli spigoli che il mio io smussa quotidianamente senza pietà di sorta.
E spesso mi fermo a pensare a come la mente umana sia una macchina con presunto controllo di chi la adopera dato che è sempre presente la rara eppur palpabile possibilità di perderlo. Eppur il modo per aumentarne la manovrabilità è proprio superare quei limiti a cui siamo abituati, anche poco per volta ogni giorno.
Oppure possiamo farci fare un bel lavaggio del cervello da Maria de Filippi:
lei di lavaggi ha l'aria di chi se ne intende, sarà che si muove come il manico di un mocio vileda.
Lascio le mie testimonianze a Michele Cucuzza, sarà suo compito informarvi pubblicamente nel caso io tiro le cuoia.
In previsione di tale eventualità, preparatevi l'occorrente per brindare.
Ora torno nel loculo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

anch'io vorrei aumentare la manovrabilità della mia mente.
per ora m'accontenterò di manovrare il moCCio vileda al fine di lustrare l'iperfrequentato cesso di questa dimora.
blb

Leitmotiv ha detto...

Ho due info per te, una bella ed una brutta:
-quella bella indica che se il tuo cesso è iperfrequentato allora la tua socialità è trionfante, sebbene ci porti ad una sorta di lassismo nei confronti di noi stessi, vedi extramangiate di porcate with friends e consumo incontrollato di droga.
-quella brutta rappresenta invece la tua ignoranza in fatto di pubblicità cult della patetivisione, confermata dal fatto che non sai neanche il nome del famoso scopettone più amato dalle casalinghe italiane, il moCio vileda.
C'è anche quella mas o meno, quest'ultima invece ci ricorda di come non ci voglia un pennello grande, ma un grande pennello.

Anonimo ha detto...

non posso accettare la suddetta critica, caro bloggaro indipendente e solitario. dal momento che il tuo sarà anche mocio, ma il mio è moCCio, e poche palle.
sblobb