lunedì 11 dicembre 2006

"Se questa è la miseria mi ci butto con dignità da Rey"

Ciao, fugace sogno di notte inoltrata che bussi alle porte del mio spirito.
Mi lasci quel pensiero di bello che invade il risveglio, una mattutina uscita che questa volta non distrugge la fantasia: adesso è notte ed ancora sto divagando su di te, contorto rompicapo che non ha ancora levato le tende da me e credo mai le leverà.
Da tanto la mia psiche si aggrega alla milizia delle menti avverse alla ragione, non cerco motivazioni della tua comparsa così come quella di avvenimenti e persone del mio percorso. Non mi arrovello sul perchè, ma su ciò che mi causa, sia per la sua inevitabile caduta sempre in tempo presente, sia per concentrarmi su ciò che conta maggiormente: più risposte e meno domande.
Così mi accontento di averti vissuto senza averti necessariamente compreso, ricordando nuovamente che modalità del genere avvengono anche nelle quotidianità, facezie o meno.
Un pò come questi mesi, che un pò mi stupiscono e mi fanno sognare
o che un pò mi disilludono e mi lasciano concretizzare:
come al solito livelli di vita sinusoidali.

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