lunedì 27 novembre 2006

Immetti anche tu un pò di disillusione nel nervo ottico

Udite udite, stasera sono stato al cinema, luogo che solitamente mi tedia.
Il film di Martin Scorsese visionato anche se non ha quel memorabile dei titoli blasonati come Taxi Driver o Toro Scatenato è fruibile. Departed anzichè adagiarsi al solito infiltrato non si accontenta e ne propone ben due: di fazioni opposte ed ognuno in terra nemica. Finale inaspettato e che lascia soddisfatti, specie per chi odia Di Caprio dai tempi di Titanic. Lode speciale alla colonna sonora.
E Cinelandia è quel crogiuolo di volti noti da domenica sera con cui fare due chiacchiere che non ti lasciano nulla: parole vuote e che non appagano.
Meglio aver passato il resto della serata in piazzetta a fantasticare, cazzeggiare e pensare. E a decidere che è ora di ritornare a provare: mercoledi si suona di nuovo, halleluja.
Di questa domenica invece non mi rimane altro che andare a dormire.
E pensare che la nostra giornata è un alzare e chinare il capo come quello dei girasoli, avviati ed interrotti dal moto solare. Era bello quando non avevi impegni, potevi sopravvalere sulla regola e continuare la vita notturna. Ma la sveglia suonerà alle 6 e non ci sono energie per proseguire.
Vorrei avere più tempo per fare tutto ma o manca o lo gestisco male.
A volte mi distraggo con le immaginarie stronzate che partorisco. Ma anche la mia psiche ha bisogno di visioni distorte ed inconcludenti.
Passo e chiudo.

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