lunedì 20 novembre 2006

Tutte le maschere del borgo in mezzo al mar

Là, dove gli abitanti non si privano di placidità con rumorose macchine
quell'aria che ricorda qualcosa di mai vissuto come i tempi andati.
Varcare ponticelli ed attraversare marciapiedi lambiti da acqua
in quartieri che per molti dettagli sono rimasti immutati
come isolati di terraferma che in altra epoca andarono alla deriva
ed i loro abitanti ne gettarono l'ancora tutti là nello stesso posto.
Una persona mi ha condotto per alcuni dei tuoi segreti,
per certi versi bella proprio come te, misteriosa e dotta Venezia.
E come potrei dimenticarne la tua dimensione alterata in ritorno alla banalità del luogo in cui vivo?
Miriadi di tuoi fotogrammi mi hanno accompagnato in tutta la percorrenza del treno che riporta alla realtà.
Neanche ora hanno smesso di scorrere nelle arterie della vita quotidiana che contengo in me.
Quante cose mi hai offerto tu ed il novello Virgilio che mi ha accompagnato.
Quante maschere mi avete insegnato ad indossare.
Tutte quelle che ora porterò al volto anche quaggiù.

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